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Artisti / Artists : Museum Vito
Mele |
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Antonio Sodo |
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Nato a Lecce nel 1943, vive ed opera in Lombardia.
Apprende i primi rudimenti della scultura nella
bottega paterna e del nonno, entrambi scultori
di un certo livello. In questo ambiente si addestra
nella tecnica dellintaglio e nella lavorazione
di grandi blocchi di
pietra. Nel 1963 ottiene il diploma presso lIstituto
dArte di Lecce; nel 1971 gli viene assegnata
per meriti artistici la cattedra di figura modellata
presso il Liceo Artistico di Busto Arsizio. Arrivato
in Lombardia, approfondisce la ricerca nel perfezionamento
delle tecniche artistiche. Nel 1974 un corso abilitante
allinsegnamento, gli permette di conoscere
Bruno Munari, un incontro che sarà fondamentale
per gli ulteriori sviluppi del linguaggio plastico
dellartista.
Nelle sue opere Antonio Sodo, scrive Sergio Imperio,
(
) sussurra lunicità
del sacro come attrazione profonda, libera e trasgressiva
che apre alla divinità dellanimo
svincolato da ogni dogma per concedersi allemozione
misteriosa e contraddittoria del
sacro e del profano per colmare linquietudine.
La prima mostra, a Gallarate, risale al 1975;
da lì in poi ha presentato circa quaranta
mostre personali. Nel 1997 lascia linsegnamento
per dedicarsi anima e corpo alla scultura. Tra
le sue opere più importanti ricordiamo:
il monumento collocato in una piazza di Porto
Cesareo (Le), dedicato ai caduti di tutte
le guerre; a Rho (Mi) il monumento dedicato alla
vittima di un rapimento; il Cristo Risorto a San
Giovanni Rotondo; i pannelli realizzati per la
chiesa del supercarcere di Lecce.
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IL
CRISTO, 1997
terracotta, cm. 58x49
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Antonio Sodo |
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Antonio Sodo was born in Lecce in 1943 but
now lives and works in Lombardy. He learned the
first rudiments of sculpture in the workshop of
his father and grandfather who were both sculptors.
In this environment he trained himself in the
techniques of carving and working large blocks
of stone. In 1963 he gained his diploma from the
Lecce Istituto dArte and in 1971, on the
grounds of artistic merit, became the teacher
of figure modelling at the Liceo Artistico in
Busto Arsizio. In Lombardy he continued to improve
his artistic technique. In 1974 on a teaching
qualification course he got to know Bruno Munari,
a meeting that was fundamental to his subsequent
artistic development. Sergio Imperio wrote that
in the works of Sodo the oneness of the sacred
whispers as a powerful attraction, free and unfettered,
which opens itself up to the divinity of the soul
released from every dogma to give itself to the
mysterious and contradictory emotions of the sacred
and profane,
dispelling disquiet. He first exhibited his work
at Gallarate in 1975 and has held some 40 one-man
shows since. In 1997 he gave up teaching to devote
himself body and soul to sculpture. Among his
most important works are the war memorial in the
piazza at Porto Cesareo, the monument to the victims
of a kidnapping at Rho, Cristo Resorto at San
Giovanni Rotondo, and the panels realised for
the church at Lecce prison.
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