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  Artisti / Artists : Museum Vito Mele  
 
Giancarlo Sangregorio
 

Nasce a Milano nel 1925. Da giovane, trascorre lunghi periodi in Val Vigezzo dove, affascinato dalla materia, inizia a scolpire come autodidatta opere in pietra, eseguite nel taglio diretto nelle cave. Compie gli studi classici e frequenta i corsi dall’Accademia di Brera. In quel periodo inizia la sua partecipazione ad importanti
mostre di gruppo, e prende parte attiva alle polemiche e manifestazioni delle tendenze d’avanguardia del dopoguera. Dal 1950 Sangregorio intraprende lunghi viaggi di studio all’estero, in particolare a Parigi.
Dal 1950 al 1958 soggiorna sovente in Versilia, dove modella figure in ceramica e lavora il marmo delle Alpi Apuane. In quegli anni segue con grande interesse le proposte dell’arte informale, attratto soprattutto dal clima da cui quelle proposte derivano, ma continua ad elaborare gli elementi originali del proprio linguaggio. Da allora partecipa alle maggiori manifestazioni d’arte
internazionali. Scrive Stefano Crespi (1990): “(…) Non la definizione di una forma, non la rappresentazione di un’idea, non la ritmica assoluta di oggetti sottratti all’immutabilità: una pluralità invece di toni, di materie nell’incontro concreto del finito e del tutto, della
luce e dell’ombra. (…) Materie in abbandono, reminiscenti, predicano, in silenziosa omelia, la solenne peribilità del tempo. È nel tempo che ci sembra di ritrovare la cifra, la scrittura, la modalità di pronuncia di questa presenza artistica (…)”. Tiene la sua prima
personale nel 1952, alla Galleria La Colonna di Milano; da allora numerose sono le esposizioni in Italia e all’estero (Belgio, Francia, Germania, Svizzera), con grande successo di pubblico e critica.
Sue opere sono presenti in importanti raccolte pubbliche e private. Vive e lavora a Sesto Calende (Va).

IMPRONTA, 1995
cellulosa di lino e cotone (linen and cotton cellulose), cm. 58x72

   

   
Giancarlo Sangregorio

Giancarlo Sangregorio was born in Milan in 1925. At a young age he began to spend long periods in Val Vigezzo where, fascinated by the material, he began to do direct carving in a quarry. He attended courses at the Brera Accademia and began to take part in exhibitions and play an active role in the controversy and events that accompanied the post war avantgarde movement. From 1950 he travelled abroad to study for long periods, particularly in Paris.
From 1950-1958 he often stayed in Versilia where he modelled pottery figures and also worked in marble hewn from the mountains above Carrara.
At the time he was interested in abstract art, attracted above all by the climate from which its ideas derived, but he continued to develop the original
elements of his own style. From then on he took part in many international exhibitions.
In 1990 Stefano Crispi wrote: “Not the definition of a form, not the representation of an idea, not the absolute rhythm of object subtracted from
immutability: on the contrary, a plurality of tones and of materials in a meeting with the infinite and all that it encompasses, with light and with shade.
Abandoned materials, reminiscent, preach a silent homily on the solemn passing of time. And it is in time that the cipher, the handwriting and the form of speech of this artist can be found.” Sangregorio had his first one-man show at the Galleria La Colonna in Milan in 1952. His works have been acclaimed in Belgium, France, Germany and Switzerland, and are to be found in both public and private collections. He lives and works in Sesto Calende.

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