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  Artisti / Artists : Museum Vito Mele  
 
Giuseppe Siliberto
 

Pittore e scultore, nasce a Villa Castelli (Brindisi) nel 1952. Si laurea in architettura al Politecnico di Milano, con una tesi sulla questione edilizia ed urbanistica in Italia negli anni ’70, analizzando il contesto sociale del periodo. Già dai primi anni Settanta, partecipa al clima artistico-culturale del capoluogo lombardo, sviluppando una personale ricerca visiva
basata sulla teoria della percezione su cui lavora anche oggi. Siliberto, come dice Domenico Cara, “(…) si misura con l’assenza di ogni bellezza, tenta di possedere una lingua, restare sottile,
produrre rifrazioni, passaggi e tagli di senso, oltre l’intimità perduta e fissando un privato movimento di linea da cui riparte il recupero di una superficie, la leggerezza del suo modello di rappresentazione (…)”. Dopo le prime esperienze neo-surrealiste, l’artista
approda gradualmente a rappresentazioni di sintesi sul piano-figura-segno. Gli sviluppi più recenti della sua ricerca figurativa si concentrano nella direzione della analisi forma non forma. Nel 1970 tiene la prima personale a Villa Castelli, e da allora espone con regolarità in diverse città italiane e straniere. Partecipa a numerose collettive con ottimi risultati di critica e pubblico. Sue opere si trovano in raccolte pubbliche e private. Vive e lavora a Milano.

ORIZZONTE, 1976
terracotta, h. cm. 88

   

   
Giuseppe Siliberto

The painter and sculptor Giuseppe Siliberto was born in Villa Castelli in the province of Brindisi in 1952. He graduated in architecture from Milan Polytechnic with a thesis on construction and town planning in Italy in the ‘70s, analysing the social context of the period. Already in the early ‘70s he played a part in the cultural and artistic world of Milan, developing his own visual insights based on theories of perception on which he continues to work to this day.
Domenica Caro wrote that Siliberto pits himself against the absence of beauty. He attempts to possess a language, to remain subtle, to produce refractions, passages and changes of direction, to go beyond lost intimacy, and fix a private movement of line from which is relaunched the recuperation of the surface and the lightness of his representational model.
After his early period of neo-surrealism, the artist gradually approached the representation of synthesis of plane-figure-symbol. His most recent developments in his figurative work are in the direction of analysis of form/non-form. He held his first one-man show in Villa Castelli in 1970 and has exhibited regularly in Italy and abroad ever since to critical acclaim. His works
are to be found in public and private collections. He lives and works in Milan.

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