Nasce nel 1915 a Campden, Gloucestershire, Inghilterra. Si trasferisce con la sua famiglia a Gerusalemme, dove resta per tre anni, e poi a Salisburgo per studiare il violino e la viola. Con l’annessione dell’Austria alla Germania di Hitler, l’artista si trasferisce a New York, lavorando come disegnatrice di tessuti per negozi di moda a Manhattan. Lì incontra anche il futuro marito, il pittore italiano Francesco Cristofanetti. Dopo la fine della guerra, rientra in Europa, vivendo tra Parigi e Carrara. Ottiene i suoi primi successi in campo artistico con la pittura, ma negli anni Cinquanta, dopo la prematura scomparsa del marito, si avvicina alla scultura.
Fondamentale è l’incontro con il grande scultore Alberto Giacometti - che viveva vicino allo studio dell’artista inglese - per molto tempo il punto di riferimento del linguaggio figurativo della Nostra. Inizia con le sculture astratte di metallo (saldate o fuse) che, a differenza di quelle del maestro svizzero, non sono ancorate a terra, ma tendono ad innalzarsi verso l’alto, con un’unica, ossessiva aspirazione: ascendere verso il cielo.
Numerose le mostre a Parigi (Musée d’ArtModerne, Salon de la Jeune Sculpture, Galeriè de l’Odéon) e in tante altre città (Venezia, Roma, Milano, Amburgo), che la rendono nota al grande pubblico europeo.
Dopo il 1968, la scultrice lascia Parigi e - insieme al fotografo e pittore di origine tedesca Arno Mandello, amico di Picasso - si trasferisce in Puglia, nella Masseria Bufalaria, vicino ad Ugento (Lecce), che trasformano in un grande e dinamico museo della
scultura, luogo d’incontro per tutti gli artisti della zona, e non solo, come la vicina e leggendaria Spigolizzi dello scultore Norman Mommens e Patience Gray. Costruiscono anche una fonderia d’arte, che permette allaAshbee di realizzare gioielli e altri oggetti d’arte
applicata. Muore, nella sua amata Bufalaria, nel 1996.

Helen Ashbee was born in England in 1915. Her family moved to Jerusalem where she lived for three years before going to study violin and viola
in Salzburg. When Hitler annexed Austria, she moved to New York where she designed fabrics for fashion shops in Manhattan. There she met her
future husband, the Italian painter Francesco Cristofanetti. After the war she returned to Europe, dividing her time between Paris and Carrara. She
won her first artistic success painting, but during the fifties, when her husband died young, she began to sculpt.
Her meeting with the great sculptor Alberto Giacometti, who lived close to her studio, was fundamental, and his figurative language was for a long
time her point of reference. She began to make abstract sculptures in welded or cast metal which, in contrast to those of her Swiss maestro, were not
anchored to the earth but seemed to reach upwards with a unique and obsessive aspiration to ascend to the heavens.
She had numerous exhibitions in Paris, Venice, Rome, Milan and Hamburg, which made her name with a wide public.
After 1968 Helen Ashbee left Paris with the photographer and painter Arno Mandello, a friend of Picasso’s, and moved to Puglia. The couple
transformed the Masseria Bufalaria, near Ugento, into a meeting place for artists and friends. They built a metal workshop in which she also made
jewellery and objects of applied art. She died at home in her beloved Bufalaria in 1996.

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